"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO anno A

Articolo scritto venerdì, 12 agosto 2011

XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Dal vangelo secondo Matteo 15,21-28
In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita. 



Una donna che grida, i discepoli che sono stanchi di sentirla e implorano anche loro Gesù, e Lui?
Lui la esaudisce, ma non per le grida, non per l’intercessione dei discepoli, non per un diritto di nascita visto che era straniera, né perché fosse una persona importante (la tratta da cagnolino e lei non si ribella).
La esaudisce per la sua fede, per il suo amore per la figlia.
Fede e amore che si manifestano nella fiducia in Gesù, nella testardaggine di continuare ad urlare fino a portare all’esasperazione i discepoli, nel prostrarsi, nel lasciarsi umiliare ma soprattutto nella consapevolezza che anche chi è considerato “ultimo” e “lontano” ha un posto nel cuore di Dio e può ambire a quelle “briciole” infinite di Amore!
Evelissima

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