"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

II DOMENICA DI PASQUA Anno B

Dal vangelo secondo Giovanni 20, 19-31
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
 


Sono più di 2000 anni che mi sento criticare e prendere in giro… perché io sono quello che non ha creduto subito che Gesù era risorto… perché io volevo vedere e toccare…
Mah! Veramente… io non è che non credevo a Gesù! Io non volevo credere agli altri discepoli! Perché… insomma… se degli uomini vi dicessero una cosa del genere vi verrebbe così facile crederci?
E poi… ho saputo… che quando loro lo hanno visto pensavano fosse un fantasma e non ci hanno creduto neanche vedendolo!
Volete sapere che cosa ha fatto si che noi discepoli credessimo? Non il fatto di vederlo o di toccarlo, ma la gioia profonda che ci ha invasi quando lo abbiamo incontrato! E sarebbe bastata anche solo questa gioia a darcene la conferma.
Poi con il tempo abbiamo capito che questa immensa Gioia è lo Spirito Santo che Lui ci ha lasciato in eredità affinchè non ci sentissimo mai soli e abbandonati! E infatti quelli che hanno creduto in Lui dopo di noi mica lo hanno visto! Eppure hanno goduto di questa beatitudine che è la Sua Gioia!
E allora la prossima volta che parlate di me “e che è come san Tommaso?” sappiate che ho fatto bene a non fidarmi dei discepoli, non ha senso credere solo per sentito dire!
Ho fatto bene invece a credere quando la Sua Gioia mi ha invaso! E lì… poi… insomma… è davvero impossibile non crederci!
Evelissima

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