"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Le sante, vergini consacrate, del mese di Luglio

  6 Luglio sec. IV Santa Ciriaca o Domenica di Tropea 
10 Luglio sec. III Santa Anatolia Patrona di Castel di Tora, Gerano, Sant'Anatolia di Borgorose,
                                                  Telti,  Tussio,, Sant'Anatolia di Narco. 
10 Luglio 257 Sante Rufina e Seconda
20 Luglio 290 Santa Margherita o Marina Patrona di Montefiscone (VT) e Licodia Eubea (CT)

Santa Ciriaca o Domenica di Tropea 6 luglio sec. IV

 “Non accadrà mai, che tu mi persuada a rinnegare la fede del mio Dio Gesù Cristo” disse al prefetto Massimiano

Da non confondere con la Ciriaca di Roma traslata nel 1834 a Pianella e festeggiata l’ultimo venerdì di Luglio. http://it.wikipedia.org/wiki/Santa_Ciriaca_di_Pianella 

Quella onorata a Tropea (Ciriaca in lingua greca, Domenica in latino = Signora) secondo la passio greca, era figlia di Doroteo ed Eusebia. Scoppiata la persecuzione sotto l’imperatore Diocleziano, i  genitori  sarebbero stati inviati a Melitene in Armenia dove subirono il martirio,  Ciriaca, invece, fu condotta a Nicomedia di Bitinia (odierna Turchia). Fu sottoposta da Massimiano e in seguito da Ilariano ad una serie di torture accompagnate da prodigi. Infine, dopo che, con il solo segno della croce,  frantumò gli idoli del tempio e i leoni le lambivano i piedi anziché di sbranarla, fu condannata alla decapitazione. Pregò intensamente il suo Signore e, prima di ricevere il colpo di spada, esalò lo spirito.
Identificata con S. Domenica di Tropea (Calabria), è menzionata nel Martirologio Romano.
Si ha traccia di lei nelle fonti latine a partire dal sec. XVI, secondo tali fonti si opina la sua nascita in Campania dai nobili patrizi Doroteo e Arsenia, dopo l’esilio in Bitinia, subì  il martirio per decapitazione fuori le mura della città di Nola e il suo corpo fu portato dagli angeli a Tropea. Le sue spoglie si trovano custodite in cattedrale. La S. Congregazione dei Riti il 14 maggio 1672 concesse a Tropea l’Ufficio e la Messa propria in onore della martire.  Il suo culto è tuttavia attestato nel Sud Italia fin dalla dominazione bizantina. In Sicilia la sua memoria è celebrata solennemente a Mandanici, Protonotaro e Tremestieri.
Fiumefreddo (Cosenza), Monreale, Adrano e altre località hanno dedicato a tale santa diverse chiese. A  Reggio esisteva un antico monastero greco che portava il suo nome. A Scorrano (Lecce), in suo onore si addobbano con eccezionali luminarie gli edifici antichi della città. 

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