"Pensiamo a quel ritratto di Gesù raffigurato nel Duomo di Monreale ... ciascuno di noi è come una tessera di questo grande mosaico. Quindi tutti quanti dobbiamo capire qual è il nostro posto e aiutare gli altri a capire qual è il proprio, perché si formi l'unico volto del Cristo." Beato Giuseppe Puglisi - Palermo 15/09/1937 - 15/09/1993 Primo martire di mafia

Le sante, vergini consacrate del mese di Marzo

 1 Marzo sec. II Santa Domnina di Siria

Santa Leocrizia (Lucrezia) di Cordova 15 marzo 859
 Tratto da "Vite di Sante vergini" a cura di Carlo Massini della congregazione dell’Oratorio - Roma 1768

Martirio di Santa Leocrizia di Cordova
Cordova, nell’Andalusia nel 771 fu espugnata ai visigoti dai musulmani. Questi ultimi regnarono per circa cinque secoli in gran parte della penisola iberica. Furono intolleranti verso quei cristiani che svolgevano opera di proselitismo nei territori conquistati dall’Islam o che complottavano con i cristiani del Nord della Spagna per la "Riconquista". Accusati di apostasia gran parte dei cristiani venivano condannati a morte secondo la Shari'a a meno che non fossero dichiarati infermi di mente .In questo contesto storico – culturale si innesta la vicenda dei santi martiri di Cordova: 38 uomini e 10 donne, che testimoniarono eroicamente la loro fede con il martirio a metà del IX secolo. Tra questi: Leocrizia (Lucrezia) di Cordova. Nata a Cordova da una illustre famiglia musulmana, abbracciò  segretamente la fede cristiana.  Manifestando la sua conversione ai  genitori, questi cercarono di farla abiurare. Pertanto, per sottrarsi alle loro pressioni decise di fuggire e di rifugiarsi presso il presbitero  S. Eulogio, che l’affidò a sua sorella Annullona, vergine consacrata a Dio. Tuttavia, dato che i genitori si attivarono nella ricerca denunziandone la scomparsa, S. Eulogio  le fece cambiare abitazione diverse volte.  Scoperta fu arrestata insieme al santo presbitero e ad altri cristiani, sospettati di favoreggiamento.  Eulogio fu duramente rimproverato dal visir per aver plagiato la giovinetta di religione islamica e fu decapitato l’11 marzo 859. Leocrezia invece fu sottoposta per quattro giorni a pressioni da parte del giudice e dei parenti che cercarono di convincerla ad apostatare. Per la sua incrollabile fede fu pur ella decapitata e il suo corpo gettato nel fiume Guadal­quivir.  Raccolto da alcuni fedeli cristiani fu  seppellito nella basilica di S. Genesio, a Cordova. Nell’883 le sacre spoglie di Lucrezia furono traslate insieme a quelle di S. Eulogio nella cattedrale di Oviedo e poste presso l’altare della cripta di Santa Leocadia, quindi  nel 1330 nella “camera santa”o Cappella di San Michele sempre presso la stessa cattedrale. Nel 1737 alcune reliquie  furono collocate nella chiesa di S. Raffaele di Cordova. Il Martirologio Romano ne fa memoria il 15 marzo.





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